Creste di Naole - GrEsGa

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Creste di Naole

Vie normali > 2015
Creste di Naole
25/10/196
Finalmente un'altra stagione di lavoro sul lago è archiviata, e così accantonata la divisa di marinaio d'acqua dolce, indossati scarponi e zaino, approffito della splendida giornata autunnale per una bella e rigenerante escursione sul mitico Baldo (intendo la montagna...non il battello!). Raggiunti i 1270 m. delle due Pozze di Pralongo, seguendo il tracciato del segnavia 51 (vedi la nostra ultima del 11/07/2014), poco più avanti abbandono la comoda carrabile per il rifugio Fiori del Baldo, e oltrepassata la sbarra metallica che alla mia sinistra limita il transito ai soli pedoni, immergendomi nei caldi colori dell’incantevole faggeta proseguo fino al bàito d’Ortigara e alla vicina chiesetta dedicata alla Madonna della Neve (1438 m, ore 1), dove si spalanca una prima visione sull’azzurro lago, abbracciandolo da Sirmione fino a Gargnano, con l’aguzzo profilo del Pizzocolo, l’altopiano di Tremosine e come sfondo il ghiacciaio dell’Adamello/Presanella. Proseguendo ora su verso monte, attraversato il verde pascolo, ed arrancando sul breve pendio boscoso, più in alto riagguanto il tracciato della carrabile che perviene direttamente dalle due pozze. Dinnanzi si staglia ben visibile l’inconfondibile profilo della cresta di Costabella, mentre nel verde pascolo che ricopre il sottostante pendio, spiccano delle caratteristiche doline, le tonde pozze d’acqua che sembrano tracciate col compasso. Mantenendo la rotta di marcia verso N raggiungo il rif. Fiori del Baldo (1810 m, ore 1), dove oltre ad un più ampio panorama sul lago e l’altopiano lessinico, la favorevole posizione mi svela la presenza di un’incredibile numero di escursionisti, che come tante formiche, in ordine sparso salgono e scendono per i numerosi sentieri. Ripiegando ora verso S, camminando sul sentiero n°658 di cresta, raggiungo prima il monumento dedicato ai Partigiani della brigata Avesani (1680 m, 25 min.) e tralasciando la traccia che cala alla Bocchetta di Naole, proseguo fino ad intersecare il sentiero che a sinistra E digrada nella valle, ai piedi del Forte di Naole (1587 m, 20 min.). Raggiunta la sottostante pozza d’acqua di malga Naole, proseguo ora a S lungo il sentiero 662 di fondovalle, e abbandonato poco dopo il sentiero ufficiale del CAI, seguendo una traccia anonima alla mia sinistra E, risalgo sul spartiacque delle Creste di Naole, ove raggiunta la lunga muraglia “cinese” del Baldo(1600 m, 15 min.), continuando a marciare verso S alla fine approdo sulla cima del M.Sparavero (1520 m, 20 min.), altro splendido belvedere che spazia verso la pianura. Dopo una breve sosta, calando giù a W mi ritrovo nuovamente sul fondo valle, e proseguendo a meridione alla fine sbuco sulla strada sterrata(1300 m, 20 min.), che aggirando le pendici meridionali delle Creste di Naole, agevolmente collega i due opposti versanti del Baldo. Lasciata in alto a sinistra la caratteristica e panoramica Casara di Caprino (oggi eccezionalmente affollata di gente) con direzione W proseguo sulla bianca carrozzabile (sentiero 64), e camminando sotto l’ombrello dei colorati faggi, incrociando alla mia sinistra malga Zocchi (30 min.), infine concludo la piacevole e gratificante escursione nella piazzola sosta delle due Pozze, (10 min.).
Dislivello assoluto 545m.
Tempo di cammino ore 4:20.
Lunghezza tragitto Km 15.

                                   

 
 
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