12.1 Passo Buole - GrEsGa

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12.1 Passo Buole

Diario di Bordo > 2012
Vallagarina
Passo Buole
12/01/2012
Percorrendo senza meta ben precisa la Vallagarina, ecco che all’altezza di Ala prendiamo sulla destra la stretta e sinuosa strada che su per le pendici del Selvata risale fin alla chiesetta di San Valentino, dove proseguendo oltre verso monte, lì dove la strada si fa ancor più erta e si ricopre di ghiaccio, lasciata l’auto iniziamo il nostro cammino (685m. circa).

Raggiunta poco più in alto località Prà Bubolo (757m, 15min) e proseguendo da lì sul sterrato del segnavia 116 che s’immerge ora nel folto bosco, strada facendo superiamo prima una zona franosa e subito dopo incrociamo la strada forestale che più in alto porta in località Malga Mezzana, dove in disparte troviamo uno dei tanti cimiteri che da queste parti ancora oggi ricordano la sanguinosa battaglia qui consumatasi nella primavera del 1916 (1160m, ore1). Giusto il tempo per curiosare e riprendere fiato, e lasciando nel frattempo il bosco e proseguendo poi per prato, su a monte eccoci infine al strategico Passo Buole (1460m, 45min). Quassù il magnifico panorama sulla val d’Adige da una parte e la Vallarsa dall’altra si intreccia inevitabilmente con la Sacralità di questo luogo, che grazie ai numerosi pannelli descrittivi ci racconta dell’immane sacrificio patito da tanti giovani poco meno di un secolo fa. Dopo la doverosa sosta il nostro cammino prosegue a N sul sentiero 115 per il M.Zugna, dove senza mai perdere di vista il sinuoso corso dell’Adige, d’improvviso l’ora terribilmente tarda ci sorprende a metà via, e a quota 1650m circa (40min) con un strategico dietrofront non rimane che ricalcare a ritroso il tragitto fin qui fatto per concludere questa nostra incompiuta al punto di partenza (ore1:45).
Dislivello assoluto. 965 m.
Tempo totale di cammino ore 4:25.
Lunghezza percorso A-R 16 KM.

                                        

Curiosità:
“Termopili D’Italia”
Nei disegni del rancoroso generale Conrad, la Vallarsa era una delle porte migliori per sfondare in Italia, per percorrerla era però necessario neutralizzare le artiglierie italiane ben appostate sul M.Zugna, e quindi vista l’inespugnabilità del sovrastante monte, i comandi austriaci decisero di attaccare Passo Buole. Il 22 maggio 1916, iniziarono i bombardamenti nella zona del Passo, questi continuarono per una settimana, con sortite di truppe austriache che, risalendo i ripidi costoni della Vallarsa, tentarono senza successo di infiltrarsi nelle linee italiane. Il 29 Maggio il tiro dell’artiglieria austriaca si intensificò; alle 7.30 del mattino seguente le fanterie austriache lanciarono l’attacco sul settore montuoso Cima Selvata-Cima Mezzana, concentrandosi in particolare sul centrale Passo Buole; i soldati delle “Brigate Taro e Sicilia” (in gran maggioranza parmensi) opposero fiera resistenza pur essendo in netta inferiorità numerica (per questo la battaglia prese il nome di termopili d’Italia) e a sera l’attacco fu definitivamente sventato. Rimangono celebri le parole del colonnello Nicola Gualtieri, comandante di settore “Non abbiamo ceduto di un passo”.
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