17-05
Diario di Bordo > 2025
Sagres→ Salema
17/05/2025
Ben riparati dal “Cabo de São Vicente” e puntando dritti verso est, qui lungo la costa meridionale dell’Algarve oggi si respira un’aria nuova. Non più scure rocce che precipitano vertiginosamente nell’oceano, ma bensì scarpate di roccia rossa che digradano dolci in un mare più tranquillo. Un mare che sa tanto di mediterraneo.
Nella periferia di Sagres, alla partenza ufficiale prevista nella piazzetta lungomare, preferiamo seguire la strada che mantenendosi all’esterno del centro abitato si snoda poi tra le vie dell’ameno villaggio turistico di Marthinal, prima d’intercettare nei pressi dell’omonima spiaggia il segnavia verde-azzurro del nostro cammino (30min). Come già avevamo visto ieri, lì ben riparati dal Cabo de S. Vicente la musica cambia, non più il ruggito feroce dell’oceano ma bensì lunghe spiagge accarezzate dal dolce sciabordio di onde più tranquille, dove tra ombrelloni e asciugamani stesi al sole, ben oltre la spiaggia c’innalziamo poi lungo la linea di costa fin ad arrivare là dove un’area franosa obbliga il sentiero a ripiegare verso l’interno (45min), e passando sul bordo di uno stagno va poi a intercettare la strada che in aperta campagna punta dritto verso una vecchia fattoria abbandonata. Seguendo la sterrata che si fa strada tra campi coltivati e altri incolti, nel frattempo ci abbassiamo in un avvallamento solcato da un torrente, dove guadagnata la strada e passando per un parcheggio, arriviamo là dove in riva al mare l’impluvio sfocia nella praia do Barranco (45min), altro ameno arenile di sabbia finissima che prelude alla successiva salita sulla scogliera, prima di calare più a sud ancora nella successiva praia da Ingrina (50min), dove lì all’ombra di una palma c’è il “chiringuito” giusto per riempir la pancia. Ben ritemprati nel fisico e nello spirito, nell’interminabile saliscendi che fa di questa tappa sicuramente la più impegnativa di tutto il cammino, eccoci lì ad arrancare fin sulla Ponta do Zavial, dove tralasciando la visita ai ruderi dell’antica Batteria d’artiglieria, siamo subito pronti a calare giù nell’omonima spiaggia (20min), altra amena striscia di sabbia dove con una breve incursione verso l’interno riprendiamo il leggero saliscendi del sentiero che risale sul promontorio successivo, altro bel punto panoramico dove scattare una foto, prima di seguire la linea di costa e ridiscendere poi nella praia das Furnas (ore1), dove a rubar la scena stavolta è la curiosa grotta scavata proprio ai piè della roccia. Come nel più classico “cul-de-sac”, l’unico modo per proseguire qui è quello d’imboccare la strada che in leggera salita s’allontana nell’entroterra, un nastro d’asfalto che seguiamo fedelmente fin al bivio più all’interno, dove con una secca curva a gomito, sempre a destra c’innalziamo sulla sommità del colle che segue, prima tornare sul bordo della scogliera e calare dal scosceso sentiero che attraverso un boschetto plana direttamente giù nella praia da Figueira. Verso l’interno e sull’altro lato della spiaggia, eccoci di nuovo lì ad arrampicare sul sentiero che tagliando il fianco della collina, tornando vista mare porta ai ruderi del Forte de Vera Cruz da Figueira, eccezionale punto panoramico dall’alto sulla spiaggia che abbiamo appena lasciato, e dove aggirando la scogliera ci riaffacciamo poi sull’ennesima spiaggia della giornata, la praia Santa.
Ormai in dirittura d’arrivo, con un’ultima deviazione verso l’interno andiamo a intercettare il sentiero sterrato che verso la costa cala poi giù scosceso tra le vie di Salema, dove lì nel centro del paese, proprio dinnanzi all’Hotel Residencial ci aspetta la spiaggia e il meritato bagno di fine giornata (ore2:30).
Dislivello ↑430m, ↓424m.
Tempo di cammino ore 6:40.
Lunghezza tragitto 21Km.