25/11 Val delle Sfingi - GrEsGa

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25/11 Val delle Sfingi

Diario di Bordo > 2022
Lessinia
Valle delle “Sfingi”
25/11/2022
Senza meta e né tempi da rispettare siamo tornati in Lessinia, le “Highlands” di casa nostra, dove tra caldi colori autunnali, assolati prati ancora verdi e sentieri già innevati, in un sol giorno sembra d’attraversare tutte quattro le stagioni.
   
Difronte al museo paleontologico di Camposilvano (1165m) seguiamo l’indicazione 251 della strada che oltre la vicina contrada di Kuneck va a intercettare l’antica “Via Cara”, primo bivio della giornata. Rassicurati dall’immancabile croce che da queste parti si dice protegga i viandanti, dritti a est proseguiamo con attenzione sull’innevata sterrata che passando dinnanzi alla croce del Gallo e località Tecce cala giù a Battisteri, altra storica contrada nel comune di Velo Veronese, dove alla via maestra preferiamo imboccare la Val Sguerza (1080m, 30min). Con direzione prevalentemente nord ci ritroviamo così a seguire il viottolo di fondo valle, un paesaggio bucolico racchiuso da dolci ondulazioni, dove tra stalle e recinti per animali nel frattempo infiliamo il sentiero che delimitato da muretti in sasso e nascosto da un filare d’alberi sale su per l’impluvio, fin a sbucare tra i solari pascoli che a est offrono una vista sull’abitato di Campofontana e i suoi monti. Intercettato qui il sentiero che porta al rifugio Lausen (1160m, 20min), alla nostra sinistra saliamo ancora di quota fin a imboccare la bella mulattiera che recintata da laste di pietra porta tra i prati di Malga Sengio Rosso (1310m, 30min), estremo avamposto nord della nostra escursione dove dinnanzi a noi si apre l’incantevole scenario sull’intero gruppo del Carega. Soddisfatta la vista, lì a sinistra seguiamo ora il stradello innevato che passando per malga Norderi e l’omonima Croce (1329m, 10min) ben presto porta a intercettare nuovamente il sentiero 253 della via “Cara”, cruciale giro di boa della nostra giornata, dove girando le spalle al Carega e tralasciata l’indicazione per la Croce del Parparo, ripiegando a sud passiamo dinnanzi all’ennesima malga e pozza d’acqua gelata, fin ad arrivare in costante discesa all’imbocco della laterale valle delle Sfingi (1254m, 20min).
Nei dintorni di malga Buse di Sotto ci ritroviamo a girovagare tra le bizzarre conformazioni rocciose che da sempre hanno ispirato la fantasia degli uomini, fogli di pietra sovrapposti gli uni sugli altri che aspettano solo di essere sfogliati, e che a saper interpretare ne avrebbero di cose da raccontare. Ed è così che girando tra i scafali di questo storico archivio arriviamo alla fine della breve valletta, dove mantenendoci all’esterno di corte malga Brutto e sotto il cappello di un’ultimo gigantesco “fungo”, alla fine andiamo a intercettare la strada provinciale che passando accanto alla parrocchiale di Camposilvano (25min) dritta a sud porta a imboccare la stradina per l’ormai vicino museo geologico, nostro punto di partenza (15min).
Dislivello assoluto 230m.
Tempo di cammino ore 3:30.
Lunghezza tragitto Km 9.
                                     
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