20/5 Pasubio
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Pasubio
Corno Battisti
20/05/2010
Imboccata a Rovereto la statale 46 della Vallarsa, con direzione Vicenza e poco dopo aver lasciato alla nostra destra l’eremo di San Colombano, sulla sinistra prendiamo la deviazione per Rifugio Lancia, dove attraversati strada facendo gli abitati di Toldo, Moscheri, Boccaldo e più a monte l’ennesimo borgo di Giazzera, continuando poi su sterrato infine il nostro viaggio in auto termina nei pressi del cimitero austro-ungarico e alla vicina malga Keserle (1402m).
Avviandoci ad est sul sentiero 122, giunti in prossimità di malga Zocchi (1642m, ore1:10) abbandoniamo l’indicazione di Bocchetta Foxi per deviare sul sentiero che alla nostra destra indirizza al valico del Menderle (1779m). Affidandoci a questo punto al sentiero 119B con vista sulla Vallarsa e il gruppo del Carega, più avanti giungiamo alla strategica e storica Selletta Battisti (1718m), dove lasciati i due cippi e l’altare commemorativo, in breve risaliamo sul Corno Battisti, punto saliente della nostra escursione (1760m, 50min.). Giusto il tempo per una sosta contemplativa e la rituale foto di gruppo, e ripreso alla sottostante selletta il sentiero 122, con direzione est ora ci portiamo al crocicchio di Bocchetta dei Foxi (1720m), dove cambiando nuovamente segnavia e direzione, deviando a N/E sul 102 e attraversati uno dopo l’altro una macchia boscata e un canalone detritico, ecco che più avanti giungiamo all’ennesimo crocevia di Bocchetta delle Corde (1900m, ore1), altro strategico punto d’osservazione sulla Vallarsa. Invertendo a questo punto della giornata la nostra direzione di marcia verso W, sul segnavia 105 giungiamo al Rifugio Lancia (1825m, 30min.), dove la solare terrazza e le comode panche, sono l’occasione giusta per la sosta pranzo.
Dopo la meritata pausa ristoratrice, imboccata la comoda carrozzabile che digrada giu ad ovest e affidandoci ai segnavia 101-119, infine concludiamo il nostro periplo a malga Keserle (ore1:30.).
Dislivello max. 700 m.
Tempo totale di percorrenza ore 5.
Curiosità:
Il monte Corno di Vallarsa, deve il suo nome all’irredentista Cesare Battisti, catturato assieme al compagno Fabio Filzi dall’esercito austroungarico in questa zona nel luglio del 1916, nel corso di un tentativo italiano di conquistare la cima.