31/3 Lago-Prada
Diario di Bordo > 2011
M.Baldo
dal Lago a Prada alta
31/03/2011
Poco prima di raggiungere il cimitero di Castelletto lasciamo la Gardesana per risalire l'erta strada che su a monte porta al medievale borgo di Biazza “Biasa”, punto di partenza della nostra escursione.
Imboccata a Biasa la mulattiera n°655 (135m), fin da subito arranchiamo faticosamente su per la massima pendenza del monte, e tra balze coltivate ad olivo e bosco ceduo più in alto intercettiamo la strada per S.Zeno (40min.). Sul lato opposto della strada il nostro sentiero riprende la salita su per la massima pendenza, e transitando in sequenza prima dalla bella “fontana coperta” (560m, 15min.) e più in alto dall’antica contrada “Le Cà” (637m, 15min.), inoltrandoci ora nella fascia dei maestosi castagni alla fine della lunga salita approdiamo sull’altopiano di Prada (1000m, ore1). Camminando a questo punto verso nord lungo la strada per Brenzone e individuati più avanti i segnavia 33 e 34, digradando giù alla nostra sinistra dal boscoso versante gardesano e raggiunto il bivio di separazione dei due sentieri, affidandoci lì alla diramazione sinistra del 34 per Campo e deviando poi più in basso sulle indicazioni locali per Fasor, alla fine della lunga discesa concludiamo la nostra avventura direttamente in quel di Biasa (ore2:20.).
Dislivello assoluto. 865m.
Tempo totale di percorrenza ore 4:40.
Tempo totale di percorrenza ore 4:40.
Curiosità:
Lungo e bell’itinerario che dalla sponda del lago raggiunge il crinale baldense con percorso vario e attraente. Il selciato che pavimenta le irte mulattiere è segnato dai solchi delle slitte “Sbarùsole” usate nei tempi passati per il trasporto a valle di legna, fieno ecc. e dove il pendio è più marcato, sono ancora visibili i ganci infissi nella roccia per frenare con corde la discesa delle slitte.