Per inaugurare questo nuovo anno, numerosi e scalpitanti più che mai oggi ci ritroviamo sul sagrato della chiesa di
Cassone (89m.), dove infilandoci nella
stretta viuzza che s’inerpica su a monte (segnavia n°1), varcato un caratteristico portico e lasciate alle spalle le ultime abitazioni, non rimane che attaccare subito l’erto e impietoso versante occidentale del Baldo. Con
pendenze che via via diventano sempre più erte e passando da lì a poco dinnanzi ad una caratteristica
fontana coperta, approfittando dei provvidenziali varchi che tra la folta vegetazione regalano luminosi scorci sul
lago e transitando strada facendo davanti all’evocativo
capitello della “Merla” (793m, ore 1.), trafelati e con il fiato corto infine approdiamo sul piccolo pianoro dell’eremo di
San Benigno e Caro (830m, 40min.). Giusto il tempo per una breve pausa e curiosare un pò nelle
buie spelonche poste alle spalle dell’eremo, e incamminandoci nuovamente sul sentiero n°1, risalita un'ultima rampa che fuoriesce dall’impluvio della Val dei Mulini e transitando subito dopo per il valico di Porta Vescovo (832m), ecco che finalmente su sentiero pianeggiante giungiamo nel solare alpeggio di
Malga Fiabio (721m, ore1). Sosta rancio, foto di gruppo, e calando ora giù a nord per la Val dei Stalloni e prestando attenzione a non scivolare sulla scoscesa via cementata, passando tra i casolari di località
San Maggiore (638m, 40min.) e proseguendo da lì l’interminabile discesa lungo la strada
panoramica, tra case e terrazzamenti d’olivo infine sbuchiamo direttamente sulla sottostante Gardesana (72m, ore1:10). Attraversata a questo punto la strada e camminando sul rilassante
lungo lago, lasciandoci trasportare dall’incantevole scenario della Val di Sogno e i magici riflessi delle acque gardesane, più a sud eccoci al porto di
Cassone, dove attraversata nuovamente la gardesana e
l’Aril, non rimane che risalire un’ultima erta via che su in alto termina dinnanzi alla Chiesa, nostro punto di partenza (30min.).