08/02 M.Comer - GrEsGa

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08/02 M.Comer

Diario di Bordo > 2023
Gargnano
M.Comer
08/02/2023
Come ben si sa, non tanto la meta, ma bensì il cammino è la vera sorpresa. Ed è così che per salire sulla cima del Comer, tra le varie alternative possibili seguiremo il sentiero principale 231, la via più diretta e impegnativa, che da quel di Sasso porta dritto sull’inconfondibile “becca” che lassù, alle spalle di Gargnano domina gran parte del Garda e l’intero Baldo.

Nella parte alta di Musaga (454m), il segnavia 219 ci invia su per l’erta viuzza che a monte va a innestarsi sulla scalinata per la Chiesa di Sant’Antonio Abate, in quel di Sasso (484m, 15min), altra frazione di Gargnano. Lasciata la parrocchiale e il suo panoramico sagrato, tra le vie di Sasso seguiamo il segnavia 231, e passando nel frattempo dinnanzi alla pittoresca fontana-lavatoio, verso nord ben presto lasciamo l’abitato e c’intrufoliamo nel bosco, una mulattiera ben battuta che più avanti diventa sentiero e porta al primo bivio della giornata (685m, 35min). Lasciato per ora il segnavia principale, con vista lago a destra proseguiamo sulla diramazione che da lì a poco digrada giù in un dirupato canalino roccioso, un breve passaggio attrezzato che più in basso permette di recuperare il traversone che sempre nel bosco risale a nord, fin a ritrovarci dinnanzi all’originale porta d’accesso all’ultimo tratto di sentiero per la vicina chiesetta di S.Valentino (772m, 20min), un luogo mistico che seppur già tante volte visto non finisce mai di stupire. Dopo aver curiosato tra le austere e piccole stanze dell’antico romitorio, non resta che issarci su per il breve tratto attrezzato che lì a fianco risale su nel bosco, dove giusto il tempo per una breve digressione sulla vertiginosa rupe che a destra si protende sul lago, e rimessi i piedi a terra andiamo ben presto a intercettare nuovamente il segnavia 231 proveniente da Sasso (805m, 20min). Tralasciando così nel sottobosco una prima deviazione per il rifugio degli alpini di Gargnano (880m, 20min), e ignorandone una seconda al successivo bivio dove oltre a quella per il rifugio A.N.A troviamo anche quella del mitico “Senter dèl Luf” (1022m, 20min), dritti a nord preferiamo rimanere sul segnavia principale, la via diretta che su terreno sempre più roccioso e vegetazione sempre più rada di tanto in tanto s’affaccia sulla scogliera che precipita nel lago, un’interminabile salita dalla pendenza spesso proibitiva che alzandosi velocemente di quota punta dritto alla nostra meta, la cima del Comer (1279m, ore1). Quassù purtroppo oggi c’è gran poco da vedere, infatti se a sud il fiordo gardesano e la sua costa traspaiono appena nella fredda luce invernale, ecco che lì dinnanzi a noi, l’imbiancato profilo del Baldo sembra essere l’unica immagine degna a far da sfondo all’immancabile foto ricordo, prima di lasciare la cima e imboccare sotto il panoramico balcone il sentiero 232, una via altrettanto scoscesa a quella della salita, che sempre giù dal versante meridionale s’allontana dalla vista lago, e fra tracce di neve e ghiaccio cala velocemente nel bosco fin giù al rifugio degli alpini di Gargnano (1027m, 40min), dove lì ai piè del monte arriva il momento della sosta rancio. Ben affacciati sui pascoli e i boschi dell’altopiano di Briano, non resta che seguire verso sud la strada comunale per Gargnano, un comodo nastro asfaltato che in località Rasone abbandoniamo per prendere a sinistra il sentiero 238 per Sasso (931m, 30min).
Giusto pochi metri lungo la sterrata che sotto il piano stradale s’abbassa verso nord, ed ecco che con deciso cambio di direzione una spartana indicazione dipinta lì a terra ci invia giù a destra. Un lungo e scosceso sentiero che tra castagni e querce s’abbassa velocemente di quota e termina la sua discesa direttamente a Sasso (30min), dove stavolta alla scalinata del mattino, tra le ultime abitazioni di via S.Martino preferiamo imboccare a destra l’anonima stradina che lungo il versante orientale del colle dominato dalla parrocchiale, tra coltivi d’olivo e viti porta direttamente tra le viuzze di Musaga (20min).
Dislivello assoluto 825m.
Tempo di cammino ore 5:10.
Lunghezza tragitto Km 11.
                                 
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