26/05 Pizzo Formico - GrEsGa

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26/05 Pizzo Formico

Diario di Bordo > 2021
Val Seriana
Pizzo Formico
26/05/2021
L’inesauribile e fervida fantasia dell’amico Matteo oggi ci porta in quel di Bergamo, e precisamente nella Conca del Farno, un tranquillo altipiano non poi così lontano dal nostro lago, e che sospeso tra pianura e cielo fa ben presto dimenticare la frenetica vita della vicina città.

Nel piccolo borgo di Barzizza (553m) l’indicazione del segnavia 549 per Pizzo Formico ci indirizza lungo la via centrale del paese, e passando a fianco della parrocchiale di San Nicola, ecco che in località Groaro con le ultime abitazioni lasciamo l’asfalto per imboccare il sentiero “Guazza” (880m, 30min). Attraversato il ghiaioso impluvio della Val Groaro, tra roccia, sterrato e impervi tratti gradinati, arranchiamo senza tregua su per il boscoso pendio del monte, e soffermandoci di tanto in tanto ad ammirare alcuni scorci che alle nostre spalle si aprono sulla Val Gandino e i suoi operosi centri abitati, ecco che d’improvviso sbuchiamo al Tribulino della Guazza (1257m, ore1), un solare pianoro dove a poca distanza l’un dall’altro trovano posto l’imponente croce dei Pastori, la chiesetta alpina di Piazza Barile e il bivacco Baroncelli. Giusto il tempo per tirare un po’ il fiato, e alle spalle del bivacco risaliamo ulteriormente di quota fin ad approdare nell’alpe Guazza, lussureggianti e silenziosi pascoli già pronti ad ospitar le mucche, e dove col Pizzo Formico ben in vista da lì a poco abbandoniamo il sentiero che porta alla vicina baita Bassa (1386m) per risalire il dolce pendio che s’innalza alla nostra destra, una verde e morbida collina costellata dai vivaci colori dei fiori alpini. Orchidee, primule e genziane che a ogni passo non aspettano altro di essere immortalati, e così senza nemmeno rendercene conto, giunti sul culmine di un’ultima gobba non rimane che calare a nord nell’alpe della Montagnina, dove passando accanto a una pozza d’acqua andiamo a intercettare il sentiero che risale al rifugio Parafülmen (1536m, ore1), un’ottimo belvedere sull’intero alpeggio e i monti che lo incorniciano. A questo punto non resta che abbassarci nuovamente giù nella conca della Montagnina e seguire il viottolo che sul lato opposto della prateria dirige verso “Baita Cornei”, altro bivio con tanto di cartello illustrativo dove intercettato nuovamente il sentiero 549 del mattino, in leggera pendenza a destra saliamo al decisivo crocevia di forcella Larga (1480m, 30min). Ripiegando nuovamente verso sud sul segnavia 542, dapprima per moderata salita e solo nell’ultimo tratto su per la massima pendenza, ecco che senza eccessiva fatica lassù in alto approdiamo sul Pizzo Formico (1636m, 30min), dove sotto la croce di vetta ci ritroviamo in buona compagnia ad ammirare l’ampia vista che a ovest spazia sull’altipiano di Clusone, la media Valle Seriana e le Orobie. Dopo esserci ritemprati e deliziati con la grandiosa vista sulle più famose vette del circondario (Guglielmo, Adamello e Presolana, solo per citarne alcune), seguendo stavolta il profilo del crinale che cala giù dall’opposto versante, sempre per segnavia 542 ci abbassiamo costantemente di quota fin a intercettare giù nell’alpe l'ampia mulattiera di servizio alle malghe (segnavia545), e dove lasciandoci alla spalle l’incantevole conca, ben presto a sud ci ritroviamo tra le prime abitazioni di località Monte Farno (1250m, 40min).
Superato il ristorante M.Farno e i parcheggi posti a lato della via, non resta che ricalcare il tortuoso e scosceso tracciato della strada principale, un monotono nastro d’asfalto che più in basso abbandoniamo per deviare sulla vecchia strada per Barzizza, altra interminabile discesa che fra tratti cementati e altri sterrati alla fine giù in valle termina al punto di partenza (ore1:20).
Dislivello assoluto 1083m.
Tempo di cammino ore 5:30.
Lunghezza tragitto Km 16.
                                    
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