01/02 Forte Valledrane - GrEsGa

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01/02 Forte Valledrane

Diario di Bordo > 2023
Lago d’Idro
Forte Valledrane
01/02/2023
Lago che vai, montagna che trovi… Ed è così che stamane, la curiosità d’esplorare nuovi orizzonti ci ha portati in quel di Treviso Bresciano, un comune sparso tra i monti che incorniciano la parte sud dell’Eridio, un posto strategico per ammirare il lago da un punto di vista diverso, e perdersi in un’atmosfera d’altri tempi.

A Pieve d’Idro (365m), tra le case e i negozi affacciati lungo la statale che porta a Vestone, a sinistra imbocchiamo la stretta via che attraversa il ponte sul Chiese, l’ispirazione giusta per una foto a pelo d’acqua, prima di proseguire a destra e arrivare al bivio di località “Paratoie”, dove indicazioni locali e paline CAI del segnavia 453 inviano verso monte (372m, 15min). Lasciato così l’argine del Chiese, su per il bosco imbocchiamo il sentiero gradinato che più in alto ancora va a innestarsi sulla strada forestale, una comoda sterrata dove indicazioni dell’ippovia Adamello-Garda e quelle fin qui seguite si sovrappongono, e in costante salita portano su un dosso erboso presidiato da un casolare e da un pittoresco roccolo, concentrici filari d’alberi che lì assiepati attorno al capanno testimoniano quanto la caccia da queste parti sia ben più che un semplice passatempo, ma bensì una passione viscerale, le cui origini si perdono nella notte dei tempi. La vista sull’Eridio e le montagne che lo circondano sono l’ennesima occasione per una foto, prima di proseguire sul sentiero che tra altre solitarie cascine dall’invidiabile vista lago va a intercettare la carrabile che qui arriva direttamente da Treviso Bresciano (640m, 45min), una stradina che da lì a poco abbandoniamo per prendere a destra il sentiero che intrufolandosi nella bella faggeta porta all’ennesimo bivio della giornata (821m, 25min), una variegata sovrapposizione di segnavia che a destra inviano sull’erboso dosso di Valledrane e al suo Forte (831m, 15min), il posto giusto per immortalare una bella vista sul lago d’Idro e accomodarci vicino all’immancabile roccolo da caccia per la sosta panino. Dopo aver rubato qualche particolare scorcio dell’austera architettura militare, stavolta giù dall’opposto versante seguiamo la strada sterrata che passando davanti alle palazzine del vecchio sanatorio prosegue poi fin alla chiesetta di San Liberale (768m, 20min), dove al di là della provinciale per Vestone, il segnavia 463 indirizza verso est. Dopo un primo tratto pressoché pianeggiante, ben presto la strada diventa sentiero e inizia a calare di quota nella recondita valle del torrente Gorgone, un’ambiente selvaggio e primordiale dove affidandoci ai segnavia tricolore, tra pietre ammantate di muschio e gorgoglio d’acqua, lì sul fondo dell’impluvio troviamo i ruderi del vecchio mulino (513m, 45min), poche pietre a ricordo di un’antico mestiere. Su dall’opposto versante, il sentiero che nel frattempo si fa viottolo passa accanto all’ennesimo casolare e prosegue poi fin alla cappella dedicata alla Madonna del Latte (629m, 15min), altro crocevia dove seguendo la stradina che dirige a destra, con il colle di San Martino e l’omonima chiesa ben in vista, dritti sulla strada arriviamo tra le viuzze di Facchetti (687m, 10min), un piccolo borgo tutto in salita, dove tra strette viuzze e portici a volto risaliamo nella parte alta dell’abitato e raggiungiamo Cocca di Treviso Bresciano (755m, 20min). Qui sotto la croce che presidia il valico, tra le due diverse diramazioni del sentiero 463, preferiamo quella che alla nostra sinistra aggira il versante settentrionale del monte Curma, un sentiero che traversando un ghiaione e con belle viste sull’Eridio, va a intercettare in località Roccoli la SP 11 per il lago stesso (707m, 30min).
Terminata così la parte più selvaggia dell’escursione, ben affacciati sul lago non resta che seguire il monotono e tortuoso nastro asfaltato che in costante discesa termina tra le prime abitazioni di Lepranto, dove imboccato  a sinistra il viottolo sterrato che s’intrufola tra i capannoni della zona industriale, ben presto ci ritroviamo davanti al ponte già attraversato stamane, dove a questo punto è gioco facile passare al di là del Chiese e concludere la giornata davanti all’antica Pieve (50min).
Dislivello assoluto 448m.
Tempo di cammino ore 5.
Lunghezza tragitto Km 16.
                                    
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