14/4 Brentonico - GrEsGa

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14/4 Brentonico

Diario di Bordo > 2011
Altopiano di Brentonico
Sentiero della Pace
14.04.2011
Senza meta certa e con meteo ancor più incerto, su per la Val d’Adige la nostra attenzione oggi ricade casualmente sull’altopiano di Brentonico, un’ispirazione questa che ad Avio ci fa abbandonare la valle maestra per deviare sulla tortuosa provinciale per S.Valentino (1315m), punto d’inizio della nostra escursione tra i verdi pascoli e i storici siti della grande guerra che costellano questo estremo lembo settentrionale del Baldo.

Camminando direttamente sulla strada asfaltata che a S/E s’allontana dagli impianti di risalita di San Valentino, sull’indicazione per il Corno della Paura nel frattempo passiamo sotto Cima Postemon per abbandonare da lì a poco la monotona strada e risalire a sinistra tra la selva d’antenne delle Colme di Pravecchio (1539m), una deviazione questa che evitando un buon tratto d’asfalto  giù dall’opposto versante intercetta nuovamente la strada, proprio là dove un cippo commemorativo della 1̂ Armata del R.E. Italiano sta’ proprio dinnanzi al primo obiettivo della giornata, il Corno della Paura (1550m, ore1:10). Dopo la visita all’appostamento militare della Grande Guerra e ammirato l’interessante panorama che da questa particolare angolazione rivela uno scorcio sul basso Garda, ridiscesi alla sottostante Bocca d’Ardole e imboccato lì il sentiero d’arroccamento che corre lungo la Costa della Montagnola, concedendoci a mezza via una breve digressione sulla panoramica rupe protesa sulla Val d’Adige (30min), ecco che a nord proseguiamo fino all’interessante insediamento austroungarico della “Sella di Vignola”. Casermette, postazioni d’artiglieria e un’originale opera idraulica per il recupero dell’acqua piovana sono un buon motivo per ingannare il tempo e tirare un po’ il fiato prima di attaccare l’erto sentiero che risale sul M.Vignola (1607m, ore1:00), dove sotto la croce di vetta ci aspettano altre postazioni militari e una vista privilegiata su gran parte della val d’Adige, sulla dirimpettaia dorsale che va dal M.Zugna al gruppo del Carega e come sfondo il Pasubio.
Foto di gruppo, sosta panino, e via giù nuovamente ai piedi del monte, dove nei pressi dell’originale acquedotto austroungarico stavolta alla mulattiera preferiamo l’ondulata traccia che s’innalza su per le Colme di Vignola, una via alternativa che mantenendosi alta sulle piste da scii della Polsa a sud digrada tra i prati in fiore di malga Pravecchio di sopra (1427m, 35min), dove non resta che portarci all’ormai vicino cippo commemorativo già incontrato al mattino per lasciarci alle spalle l’ardita rupe del Corno della Paura e ricalcare da lì la strada di ritorno a San Valentino (ore1:10).

Dislivello assoluto 890 m.
Tempo totale di percorrenza: ore 4:25.
Lunghezza totale del percorso Km. 14.
                                         
Curiosità:
Il percorso si è svolto lungo una strada militare costruita dal Reggio Esercito Italiano a partire dal giugno 1915, che inizialmente serviva all’inoltro dei rifornimenti alla prima linea. Nel mese di ottobre 1915, con l’inizio dell’avanzata verso nord, è divenuta seconda linea di resistenza. Da quassù operavano le artiglierie italiane che contribuirono efficacemente all'arresto della "Strafexpedition" sul Monte Zugna ed a Passo Buole.
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