09/03 Cima Capi - GrEsGa

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09/03 Cima Capi

Diario di Bordo > 2017
Biacesa
Cima Capi
09/03/2017
Lasciata l’auto nell’area sosta del campo sportivo di Biacesa (418m) e camminando poi verso monte tra le viuzze della piccola cittadina, più avanti scorgiamo il simpatico segnavia del “Senter del Bech” (527m, 10min.), dove abbandonata la mulattiera per la Chiesa di S.Giovanni e con essa le ultime abitazione dell’ameno borgo, alla nostra destra il sentiero 470 gradualmente prende sempre più quota all’interno della “Val del Gac”. All’ombra della macchia mediterranea e adocchiando a oriente alcuni scorci ancora lontani verso il Garda, tralasciando strada facendo la diramazione verso monte del sentiero 471 delle “Laste” (nostro successivo rientro) e persistendo lungo il dolce saliscendi del nostro tracciato, alla fine della vallata giungiamo ad un panoramico poggio con splendida vista sul lago, un’incantevole anticipazione di quel che ci attende sulla sovrastante cima. Confluendo ora sul sentiero 405 proveniente da Riva d/G, su a monte ci portiamo all’attacco vero e proprio della ferrata “Fausto Susatti”, via di salita per la cresta S/E di cima Capi (645m, ore1). La verticale arrampicata offre numerosi punti sosta, dove tra sempre più ampi panorami sull’alto Garda e diversi manufatti della Grande Guerra, alla fine della lunga arrampicata agguantiamo la vetta di Cima Capi (907m, 50min.). L’entusiasmante salita e la splendida compagnia, amplificano ancor di più la bellezza del panorama che ci circonda, e dopo una breve sosta contemplativa, un morso al panino e scattata la rituale foto di gruppo, allontanandoci dal precipizio sul Garda e seguendo l’esile sentiero di cresta, ad W ci portiamo ad un successivo bivio. Tralasciate qui le indicazioni per la Rocchetta e Riva del Garda (894m, 10min.), alla nostra sinistra prendiamo il sentiero 460 per Biacesa, dove tra camminamenti in trincea e curiosando ancora più in profondità nelle oscure gallerie austriache, dato un ultimo sguardo alle nostre spalle su cima Capi, più avanti giungiamo all’attacco della via ferrata “M.Foletti” (890m, 10min.). Un primo traversone ben attrezzato ed un secondo verticale, e tra manufatti bellici e splendide vedute sul Garda nel frattempo terminiamo la via ferrata per tornare nuovamente nel boscoso versante della “Val del Gac”, dove lasciandoci alle spalle il Garda e mantenendoci alti in quota, da lì a poco raggiungiamo la panoramica terrazza del Bivacco Arcioni (845m, 30min.).
Giusto il tempo per una veloce visita all’interno delle ben tenute postazioni militari dislocate nei dintorni, e alla vicina chiesetta di S.Giovanni tralasciamo la via normale che conduce a Biacesa per imboccare alla nostra sinistra la via attrezzata delle “Laste”, un scosceso sentiero che velocemente digrada giù al bivio del mattino (564m, 40min.), dove a  questo punto non resta che ricalcare a ritroso il sentiero del “Bech” per concludere così la nostra avventura in quel di Biacesa (20min.).
Dislivello assoluto 489m.
Tempo di cammino ore 3:50.
Lunghezza tragitto Km 7.
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