14/11 Grotta dell'Orsa - GrEsGa

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14/11 Grotta dell'Orsa

Diario di Bordo > 2015
M.Baldo
Grotta dell’Orsa
14/11/2015
Ingiustamente trascurato dalla maggior parte degli escursionisti, il versante atesino del M.Baldo offre innumerevoli opportunità di gite e traversate in ambiente grandioso e spesso assai selvaggio, ed oggi in compagnia di Luca, Sergio, Fausto, e dell’amico Maurizio (che qui è ormai di casa) ci avventuriamo proprio in questo recondito settore baldense, alla scoperta della mitica Grotta dell’Orsa.

Lasciata l’auto a Ferrara di M.Baldo (856m) e risalendo nei pressi del Municipio fino al sovrastante villaggio turistico di Albarè, giunti alla prima curva della via asfaltata tralasciamo il sentiero n°74 per Malga Orsa (nostro successivo rientro) per imboccare il viottolo che dritto prosegue per Passo Crocetta (990m, 40min.). Tralasciata qui al passo la carrabile che al di là della sbarra scende al pian di Festa e proseguendo invece sul sentiero che nell’ombra della foresta risale dolcemente fino ai 1000 m. del M.Cor, calando poi gradualmente a sud, ecco che poco più in basso ci concediamo una breve digressione sul panoramico ciglio che a sinistra s’affaccia direttamente sulla val d’Adige (948m, 25min.), dove Il dirimpettaio altopiano della Lessinia e le alte cime del circondario sembrano galleggiare sulla densa foschia che invade la vallata. Ritornati sul sentiero principale nel frattempo digradiamo ulteriormente fin giù nei pressi di un grosso masso imbrigliato da funi d’acciaio, ennesimo belvedere stavolta esposto sulla Val dell'Orsa (840m, 15min.), dove scrutando attraverso la leggera foschia che si dissolve nell’aria, sospeso tra cielo e terra il santuario della Madonna della Corona appare in tutta la sua spiritualità. Calando ulteriormente di quota ci ritroviamo sul bordo vasca del bacino d’alimentazione della centrale idroelettrica di Brentino (780m, 10min.), dove seguendo le poche indicazioni trovate per caso sfogliando un libro, all’esterno della recinzione a nord imbocchiamo l’anonima traccia che sconosciuta a qualsiasi mappa porta alla misteriosa Grotta dell’Orsa. Inerpicandoci così per un’insidioso e anonimo tracciolino inciso nel boscato spalto ai piedi del Capitel dell’Orsa, ecco che facendoci strada nella selvaggia vegetazione e risalendo in verticale lungo il bordo di un burrone, alla fine della breve digressione approdiamo sul piccolo ripiano posto davanti alla misteriosa fenditura (830m, 20min.), un’inespugnabile e strategico anfratto naturale esposto sulla Val d’Adige. Dopo aver curiosato l’interno della spelonca, issandoci su per l’impervia via che sale a nord della grotta approdiamo direttamente sul sovrastante Capitel dell’Orsa, proprio nei pressi dell’instabile macigno imbrigliato precedentemente incontrato, dove calando nuovamente sul bordo vasca chiudiamo il breve circuito ad anello (25min.).
Direttamente giù dal sentiero che digrada parallelo alla condotta andiamo ad intercettare il sentiero 74 che sale da Brentino (10min.), e che seguendo ora verso W porta nei verdi pascoli di Malga Orsa (750m, 30min.), ideale punto di ristoro prima di riprendere il zigzagante sentiero che su per il versante destro della Valle delle Pissotte risale direttamente al bivio del mattino (850m, 35min.), dove giù a ritroso dalla strada asfaltata chiudiamo il nostro periplo a Ferrara di M.Baldo (10min.).
Dislivello assoluto 350 m.
Tempo di cammino ore 3:40
Lunghezza tragitto Km 9.
                          
ATTENZIONE!! Il tracciato che porta all’entrata della Grotta dell’Orsa, non è un sentiero ufficiale e non è segnalato in nessun modo, ed essendo alquanto ripido e impervio, richiede un buon allenamento e passo ben fermo.
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