30/12 Comer - GrEsGa

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30/12 Comer

Diario di Bordo > 2021
Gargnano
S.Valentino/Comer
30/12/2021
Giusto per rompere il torpore che separa il pranzo natalizio dall’imminente cenone, niente di meglio che una bella sgambata sui monti che incorniciano il nostro lago, una bella idea questa per risalire la gardesana occidentale fin a Gargnano, dove abbandonate lì sia le acque del Garda che l’ingrata foschia, su per la strada della Valvestino il nostro viaggio termina in quel di Musaga (454m).

Dal piccolo parcheggio la giornata inizia risalendo nella parte alta del paese per portarci poi alla sovrastante chiesa di S.Antonio, un’incantevole balcone affacciato sul Garda dove dal sagrato non resta che calare giù tra le viuzze dell’altrettanto suggestivo borgo di Sasso (484m, 15min), altra tranquilla e solare frazione a monte di Gargnano dove il silenzio è rotto solo dal stridente rumore dei taglialegna che lavorano nei boschi lì intorno. Tra le erte viuzze del paese nel frattempo passiamo dinnanzi all’antico lavatoio per seguire verso nord il segnavia 31, un pianeggiante sentiero che alle spalle delle ultime abitazioni s’infila poi nella macchia mediterranea, un rigoglioso bosco di lecci, querce e carpini dove attraversato un piccolo rigagnolo nel frattempo arriviamo al bivio per l’Eremo (35min). Aiutati a questo punto da alcuni cavi di cortesia, giù a destra caliamo in un dirupato canalino per imboccare poi il sentiero che nel bosco s’arresta d’improvviso dinnanzi a una vecchia porta, un’anta di legno mantenuta chiusa da un curioso contrappeso dove basta una leggera spinta per accedere all’ultimo tratto di viottolo che porta dritti all’Eremo di San Valentino (772m, 15min). Dopo aver curiosato nel mistico romitorio e dato una sbirciatina sul lago e l’abitato di Gargnano, alla nostra sinistra risaliamo la breve e verticale via attrezzata che in alto riacciuffa il precedente sentiero 31 proveniente da Sasso, dove giusto il tempo di risalire sulla vertiginosa rupe che poco in disparte si protende sul lago, e proseguendo poi a nord nel frattempo perveniamo all’ennesimo bivio della giornata (30min), punto questo dove tralasciando la via più impegnativa per il Comer a sinistra deviamo sulla diramazione del 231A che in leggera salita esce dal bosco e va a intercettare la sovrastante strada per Briano. Seguendo ora un breve tratto del nastro asfaltato, a destra deviamo sulla sterrata che porta alla vicina chiesetta degli Alpini di Gargnano (1040m, 20min), il posto giusto per immortalare l’amena e solare conca di Briano prima di intercettare poco più sopra il trasversale sentiero 32, un tratto in leggera salita verso ovest prima d’abbandonare nel bel mezzo del bosco l’indicazione per il Denervo e seguire su a monte quella per il Comer. Attaccando qui la parte più impegnativa della giornata e deviando più in alto ancora sulla deviazione destra della direttissima, infine col fiato corto e il passo pesante guadagniamo la cima del Comer (1279m, 40min), la meta della giornata dove lì sulla terrazza in legno che sembra galleggiare tra le nuvole, immersi nell’azzurro del cielo e baciati dal sole d’improvviso la fatica scompare, e rimane solo stupore. Dopo esserci deliziati con l’incantevole vista che oltre i monti del circondario a sud si spinge fin ai lontani Appennini, arriva il momento di lasciare la croce di vetta e calare giù nella sella che divide il Comer dal Denervo, crocevia di più sentieri questo dove calando giù a sinistra sull’indicazione per Briano e intercettato giù nel bosco il sentiero risalito nell’andata, ecco che a ritroso torniamo al rifugio ANA e alla sua chiesetta (1040m, 40min.).
Camminando a sud lungo la strada asfaltata e superato strada facendo il bivio col sentiero 231A del mattino, ecco che passando dinnanzi a una cascina dall’invidiabile vista lago più a sud arriviamo all’ennesimo bivio che coincide con l’entrata di villa Rasone (20min.). Lasciato così l’asfalto della strada comunale a sinistra seguiamo un breve tratto di forestale sterrata prima di deviare sul segnavia 38, una sbiadita e poco evidente indicazione bianco-rossa che su una pietra lì per terra invia nel bosco giù a destra, un lungo sentiero da poco ripristinato che in costante discesa porta direttamente tra le abitazioni di Sasso (30min.), dove passando nuovamente per il sagrato della chiesa di S.Antonio infine la nostra ultima avventura targata 2021 si conclude giù a Musaga (15min).
Dislivello assoluto 825m.
Tempo di cammino ore 4:20.
Lunghezza tragitto Km 10.
                            
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