14/08 Laghi di Bruffione - GrEsGa

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14/08 Laghi di Bruffione

Diario di Bordo > 2023
Piana del Gaver (Valsabbia)
Laghetti di Bruffione
14/08/2023
Per sfuggire all’afa e all’orda di turisti che in questo periodo dell’anno soffocano le rive del nostro lago, niente di meglio che rifugiarsi nella vicina Valsabbia, dove al cospetto dell’imponente Blumone siamo risaliti alla “Piana di Bruffione”, una lussureggiante valle sospesa tra terra e cielo che oltre alla materia prima per il saporito formaggio color zafferano “Bagòss”, custodisce anche le acque di due splendidi laghetti.

Nei pressi del bar Bruffione (1500m) troviamo una nutrita serie di paline bianco-rosse che indirizzano tutte al di là del vicino ponte sul Càffaro, primo bivio della giornata dove l’indicazione per Passo Bruffione devia sull’agevole stradina che a destra sale nel bosco. Seguendo così un tratto del ben più lungo sentiero Antonioli, tra sterrato, ciottolato e rivoli d’acqua che scorrono su tratti cementati, nel frattempo aggiriamo il roccioso versante sud-est di Punta Valdì, una graduale e ben distribuita salita che di tanto in tanto offre belle viste sulla Val del Càffaro prima d’infilare “el Golet”, la stretta breccia scavata nella roccia che sfocia nell’ampia Piana di Bruffione (1750m, 50min), una valle incantata dove il silenzio è rotto solo dai campanacci delle mucche e dal tranquillo gorgoglio dell’acqua che qui ruscella da ogni dove. Ed è in questo morbido abbraccio di verdi pascoli racchiusi tra due schiere di monti che tralasciamo sia la mulattiera a destra per la val del Vendolaro che la stradina di sinistra per Malga Bruffione basso (1752m), e dritti dinnanzi a noi scavalchiamo il ponticello che sul lato opposto della torbosa prateria porta al segnavia per i due laghetti di Bruffione. Tralasciando qui la via più diretta per la nostra meta, verso nord proseguiamo ora lungo l’argine destro del torrente, prima di ritrovarci a saltellare tra i ciottoli che al di là del guado permettono d’intercettare nuovamente la mulattiera di servizio alle malghe, la via maestra che passando per Malga Bruffione di mezzo (1850m, 20min) tira poi dritto fin in testa alla valle, brusco cambio di pendenza questo dove adeguando il passo alla fatica risaliamo fin sul valico di Passo Bruffione (2143m, ore1), posto e momento giusto per prendersi una pausa seduti sulla panca davanti all’omonimo bivacco. A cavallo tra la bresciana Piana di Bruffione e la trentina Valle Aperta a sud ripieghiamo ora sul segnavia 258, un sentiero d’arroccamento della Grande Guerra che costantemente affacciato sulla valle appena risalita passa sotto cima Brealone e anticipa una bella vista sui due laghi di Bruffione, prima d’intercettare il sentiero 413 che poco prima di passo Brealone devia giù a destra (2109m, 45min). Giusto il tempo per una sbirciatina sull’opposto versante trentino, e abbandonata l’altavia iniziamo a calare nel sottostante circo glaciale, una lussureggiante conca dove tra cespugli di rododendro e qualche larice ci ritroviamo a balzare su rocciosi gradoni che richiedono un po’ d’attenzione, prima d’atterrare in riva ai splendidi laghetti di Bruffione (1884m, 30min), due spicchi di cielo adagiati lì nell’erba del prato che ispirano serenità e invitano a meditare su tanta meraviglia. Riempiti gli occhi di bellezza e fatto il pieno d’energia, arriva a malincuore il momento di lasciare le tranquille acque e raggiungere la malga che sul lato opposto della conca sorveglia i laghetti dall’alto di un arrotondato dosso, e dove ripreso il sentiero 413 inizia il nostro tragitto di rientro. Un ritorno tutto in discesa, dove superando limpidi rivoli d’acqua e scavalcando gradoni rocciosi e radici affioranti, giù nella Piana di Bruffione ci ritroviamo nuovamente al bivio di congiunzione delle nostre due vie d’andata e ritorno (40min).
Un’ultimo sguardo sulla luminosa vallata e i suoi pascoli, e attraversato nuovamente il ponticello sul torrente non resta che infilare lo stretto intaglio del “Golet”, per tornare così sui nostri passi lungo la stradina che sotto le ferruginose pareti di Punta Valdì prosegue poi in discesa, fin al punto di partenza (45min).
Dislivello assoluto 772m. (↑762m, ↓781m).
Tempo di cammino ore 3:50.
Lunghezza tragitto Km 17.
                                   
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