17/01 M.Maddalena
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M.Maddalena
17/01/2018
Per chi abita o lavora sul Garda “La Maddalena” è sinonimo di temporali e burrasche, mentre per i bresciani è semplicemente la loro “Montagna”, quella che in un attimo ti permette di evadere dalla caotica vita cittadina e rifuggire tra i boschi, al di sopra della fosca atmosfera che regna in pianura.
Lasciata così l’auto a Sant’Eufemia (150m), in prossimità del ponte sul torrente Baldovera ci affidiamo al sentiero n°1 “el senter dei bus”, che superando un
cancello di interdizione ai veicoli, passando per l’area picnic con annessa tettoia (gruppo volontari antincendio boschivo) poco dopo porta ad un primo bivio. Presa qui la diramazione destra per forte
“Cagna” e un curioso
riparo sotto roccia, doppiati nel frattempo alcuni tornanti più in alto eccoci sulla
dorsale che separa la Val Carobbio dalla piana di Botticino, il cui roccioso crinale segnato dal tempo rappresenta la nostra via maestra per il Maddalena. Lasciato sotto ai nostri piedi il grigiore
cittadino, l’itinerario di cresta ci porta a superare in successione i monti Mascheda (420m, 45min.) e Grappe, e passando strada facendo per il “Bus della Spolverina”, risalito e poi ridisceso il successivo M. Poffa e ignorando alla sottostante sella i
sentieri che qui convergono, alla fine del lungo saliscendi il segnavia n°1 approda al crocevia di Pozza Dannei (686m, ore1:15), dove al riparo del gelido vento finalmente ci concediamo una breve sosta. Affrontando ora un ultimo cambio di pendenza e raggiunto su in alto l’asfalto della strada che sale da fondovalle, risalendo la breve
scalinata che stacca sulla destra e sorpresi nel frattempo da un’insolita “pioggia di ghiaccio”, poco sopra eccoci all’Ex rifugio della Maddalena, massima elevazione odierna (836m, 30min.). Dopo aver vagato da est a ovest sull’ampia sommità del monte (20min.) e ammirato il panorama che a oriente si spinge fino alle acque del nostro
lago e le creste del
Baldo, dopo una doverosa sosta al ristorante
Grillo a sud ora digradiamo giù dal
sentiero n°2, che passando per
Pozza Fontanù più in basso ci riporta al precedente crocevia di Pozza Dannei (15min.).
Persistendo a questo punto sul
n°2 del “Triinale” e deviando più avanti giù dal brullo pendio occidentale, tralasciando strada facendo altre deviazioni e passando accanto ad un
ometto votivo, alla fine dell’interminabile discesa ci ritroviamo direttamente in via Triinale e tra le prime abitazioni di Sant’Eufemia (ore1:25), dove digradando ulteriormente giù da una
scalinata e vagando tra le
vie dell’abitato, in breve chiudiamo il periplo al nostro punto di partenza (10min.).
Dislivello assoluto 724m.
Tempo di cammino ore 4:40.
Lunghezza tragitto Km 10.