14/04 sentiero della Pace
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Pasubio
14/04/2017
La fosca e plumbea giornata di certo non ispira grande entusiasmo, e camminando tra le innumerevoli testimonianze della Grande Guerra diviene ancor più difficile immaginare con quale stato d’animo soldati austriaci e italiani, giusto un secolo fà, tra avanzamenti e ritirate marciavano su questi medesimi sentieri, riparandosi in buie gallerie o dentro fangose trincee, tra assalti all’arma bianca e tremende esplosioni di mine, che qui oltre a cambiare per sempre il destino degli uomini ha modificato in modo indelebile il territorio stesso.
Lasciata l’auto proprio là dove termina la strada asfaltata e inizia la sterrata, passando d’innanzi al vicino ed evocativo
cimitero austroungarico (1375m) e proseguendo dritti a est sul segnavia
“101” per rif. Lancia, più avanti arriviamo al primo bivio di Malga Cheserle, dove abbandonate le indicazioni per il Lancia stesso, alla nostra destra deviamo sul sentiero
“122” per Bocchetta Foxi (1412m, 15min.). Risalendo nel folto bosco misto d’abeti e larici e guadagnato più in alto il
solare alpeggio di malga Zocchi, proseguendo per un breve tratto sul pianeggiante viottolo che dirige per bocchetta Foxi, giusto al traverso di
malga Zocchi (1635m, 40min.) abbandoniamo la verde prateria per deviare a destra sul sentiero che rimonta al vicino
Valico di Menderle (1679m, 10min.). Affacciati ora sul profondo solco della
Vallarsa e affidandoci al segnavia “119b”, puntando a est verso la ben visibile rupe del
M.Corno e giunti più avanti
all’omonima selletta (1750m, 20min.), con una breve digressione risaliamo sull'evocativo Corno Battisti, un'ardito promontorio che proteso sulla Vallarsa offre un grandioso panorama sul Carega e le "piccole dolomiti vicentine" (1758m, 10min.). Ritornati a questo punto giù alla precedente selletta e ripreso da lì il nostro cammino lungo il segnavia “119b”, passando strada facendo per
Bocca Foxi (1720m, 25min.) e sotto le propaggini orientali del M.Testo, ecco che più avanti giungiamo all’ennesimo crocicchio di
Bocchetta delle Corde (1900m, 35min.). Da qui la nostra rotta ora riprende verso est lungo il
sentiero “105”, un lungo traversone che mantenendosi sul versante meridionale e sotto cresta M.Roite, più avanti porta alla Sella del Roite (2088m, ore1). Interrompendo qui il sentiero di cresta per i strategici denti del Pasubio e Cima Palon, con un stretto giro di boa ora torniamo verso ovest seguendo l’anonima ma evidente traccia che in contropendenza traversa l’innevato versante settentrionale del Roite. Uno scenario completamente diverso, dove calpestando fin da subito spessi e insidiosi cumuli di neve, da lì a poco decidiamo di abbandonare la via rettilinea per digradare direttamente dal scosceso pendio che giù in basso termina sul più rassicurante altopiano. Navigando così a vista sull’immacolato mare di neve e cavalcando le onde che caratterizzano l’ondulato territorio, a nord scorgiamo la segnaletica
bianco/rossa della traccia che calando giù dal crinalino del Campiluzzi più avanti và a intercettare il sentiero120.
Proseguendo ora a ovest sul pianeggiante sterrato della mulattiera, passando strada facendo per
Sella Pozze (1903m, ore1:10) e più avanti ancora per Rif.Lancia (1799m, 35min.), mantenendoci qui sull’unica carrozzabile d’accesso all'Alpe Pozza e superata più in basso anche l'area sosta del "
Sassom", alla fine della serpeggiante strada concludiamo al nostro punto di partenza (ore 1.).
Dislivello assoluto 713m.
Tempo di cammino ore 6:20.
Lunghezza tragitto Km19.