13/12 Piz de Levico - GrEsGa

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13/12 Piz de Levico

Diario di Bordo > 2022
Pian di Vezzena
“L’Occhio degli Altipiani”
13/12/2022
Inevitabilmente, tutte le volte che ci ritroviamo a camminare sui sentieri degli altipiani trentini, oltre alla bellezza della natura è impossibile non lasciarsi travolgere dalle evocative testimonianze di camminamenti e fortezze che ci rimandano alla Grande guerra, quando qui a far correre i brividi lungo la schiena non erano solo i rigori dell’inverno ma anche cupi rimbombi di cannone e crepitio di mitraglie.

Sotto un cielo grigio e freddo che promette neve, a Passo Vezzena (1402m) iniziamo con l’incamminarci lungo l’innevata strada che a nord porta ad un primo bivio, dove proseguendo a destra su via dei Forti e passando davanti alla palazzina della Colonia di Vezzena, ben presto arriviamo al Forte di Busa Verle (1502m, 15min.), diroccata fortezza austroungarica che dopo aver resistito agli assalti del nemico ora sembra voler sconfiggere anche le ingiurie del tempo. Seguendo l’ampio giro che la strada compie attorno alla conca di malga Busa Verle, nel frattempo tralasciamo l’indicazione 205 della direttissima per lo Spitz fin a scomparire nel folto bosco Varagno, un’ombrosa selva d’abeti dove superati strada facendo i due ravvicinati e consecutivi bivi per malga Marcai (ore1), al di là di una sbarra metallica arriva il momento d’attaccare la vera salita della giornata. Arrancando sempre più faticosamente su per l’innevata stradina militare, di tanto in tanto ci ritroviamo così a sbirciare tra i rami carichi di neve, scorci sull’altopiano che lasciano appena il tempo di tirare fiato prima d’arrivare ancor più in alto ad un ultimo panoramico tornante affacciato stavolta sulla Valsugana, un’imperdibile occasione questa per immortalare i laghi di Levico e Caldonazzo prima di puntare dritti alla croce di vetta dello Spitz di Levico e al suo forte (1908m, ore1:25), la nostra meta.
Oggi purtroppo il strategico “Occhio degli Altipiani” ha ben poco d’offrire, infatti l’ingrata foschia che tutto copre e il gelido vento che non dà tregua, lasciano appena il tempo di scattare la rituale foto di gruppo prima di ritornare sui nostri passi fin giù sull’altopiano, dove ripercorrendo a ritroso la strada di fondovalle e passando nuovamente per il Forte di Busa Verle, alla fine del nostro tragitto a bastone la giornata si conclude nel miglior dei modi attorno ad un tavolo dell’accogliente baita “Al Verle” (ore1:40).
Dislivello assoluto 506m.
Tempo di cammino ore 4:20.
Lunghezza tragitto Km 13.
                              
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