26/04 Lago di Cei - GrEsGa

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26/04 Lago di Cei

Diario di Bordo > 2025
Val Lagarina
Dal lago di Cei a malga Cimana
26/04/2025
A due passi da Rovereto e circondato da boschi rigogliosi, come in uno specchio magico nel lago di Cei si riflettono le rocciose pareti dello Stivo e quelle boscose del Bondone, il posto perfetto per lasciare l’auto e iniziare una nuova escursione.

Per scaldare le gambe e rompere il fiato niente di meglio che un giro attorno al lago (918m, 20min), prima d’imboccare nei pressi del parcheggio la stradina che porta alla “Chiesetta de Probizer”, un’originale costruzione in stile neogotico che merita senz’altro una foto. Lasciandoci così alle spalle quest’ameno luogo di villeggiatura, oltre il margine della radura c’infiliamo nuovamente nel bosco per proseguire sul sentiero che subito dopo va a intercettare la vicina forestale (10min), un nastro d’asfalto questo che per ora ci limitiamo a seguire solo per un breve tratto, prima di prendere la sterrata che sulla destra porta a una solitaria baita, dove tra stridenti motoseghe e odore di legno tagliato di fresco risaliamo alla chiesetta di San Martino in Trasièl (1000m, 30min), altro luogo dell’anima che ispira l’ennesima sosta. Dopo aver curiosato attorno alla storica chiesetta, è sufficiente calare dalla breve sterrata che ai piedi del colle intercetta nuovamente la strada maestra, dove mantenendoci a margine della preziosa area paludosa e passando strada facendo dinnanzi alla casupola della forestale e la successiva “calchèra”, ecco che senza mai lasciare il nastro d’asfalto arriviamo là dove lo stesso abbandona la conca di Pra dell’Albi per impennarsi d’improvviso verso monte (20min). Lasciata così l’area paludosa e il tratto pianeggiante dell’escursione, prestando attenzione alle poche auto che circolano per strada proseguiamo verso monte fin a sbucare tra i pascoli che circondano il capitello dedicato a San Rocco (40min), ultimo parcheggio utile prima di raggiungere l’amena radura di Malga Cimana (1177m, 15min), un invito a nozze per coloro che fin qui son saliti con l’intenzione di pranzare, mentre qualche passo ancora su per il bosco, e ben affacciati sulla Val Lagarina anche noi troviamo il posto giusto per la nostra sosta ristoro (1221m, 05min). Con il gran canyon dell’Adige ai nostri piedi anche il frugale spuntino diventa un pranzo da re, una soddisfazione da immortalare con l’immancabile foto di gruppo, prima di risalire sul dosso lì vicino, dove alcuni curiosi cannocchiali ben posizionati permettono di dare un nome a tutte le cime che ci circondano. Soddisfatta così la vista e la pancia, giù al rifugio stavolta una bella birra in compagnia non ce la toglie nessuno, prima di tornare dinnanzi a malga Cimana dei Presani, dove stavolta alla strada asfaltata preferiamo la stradina sterrata che sul retro della stessa sale nel bosco.
Imboccata così la via di rientro, alternando tratti di stradina ad altri di sentiero passiamo nel frattempo alti alle spalle del capitello di San Rocco, prima di tornare nel bosco sull’indicazione del “sentiero delle Costole”, un leggero saliscendi lungo la dorsale prima d’iniziare la discesa che tra un gruppo di villini termina senza difficoltà in riva al lago di Cei, nostro punto di partenza (ore1:00).
Dislivello assoluto 303m. (↑388m, ↓450m).
Tempo di cammino ore 3:20.
Lunghezza tragitto Km 11.
                                        
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